Tutti i look più Camp del MET Gala 2019

Tutti i look più Camp del MET Gala 2019

Uccelli esotici e lussuosi, nude look, stampe 3D, Barbie anni ’80: le star sul red carpet del MET Gala 2019 hanno scatenato i propri istinti camp, trasfigurando il concetto di kitsch in chic.

Nessuno pensava sarebbe successo, ma è successo. Il camp-kitsch è diventato camp-chic, il Domopak è diventato un outfit, il brutto è diventato bello e l’estetica esasperante (ed esasperata) del cattivo gusto sgargiante ha conquistato un nuovo, inedito status di bellezza insolita, autofagocitata, citazionista, postmoderna, centrifugata, frullata, rimasticata e pronta a veleggiare verso nuovi lidi espressivi.

Camp: Notes of fashion non è uno stile ma una sensibilità o, meglio, una rivoluzione sulla scia della cultura pop. Destreggiandosi tra simboli e oggetti, tra brand e figure, improvvisamente, si apprezza tutto ciò che non è sobrio, bon-ton, classy. Susan Sontag nel suo saggio del 1964 riconduceva questa svolta al diffondersi della cultura gay, un’esplosione di ironia e un nuovo gusto estetico in risposta a centinaia di anni di repressione e oppressione.

Dopo l’occasione di Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination, cavalcata dalle stelle per sfoggiare ori e argenti, paramenti religiosi e copricapi esosi, con Camp: Notes of fashion attrici e modelle hanno dato sfogo agli istinti kitsch più bassi e reconditi. Un vero e proprio #porncamp.

Sul red carpet abbiamo visto di tutto: tanto giallo, tanto rosa, tante piume, tante donne-uccello (pavoni in primis), texture plasticose o sparkling, anti-tacchi quadrati, tanti orpelli orrendi e sublimi. Dove nessuno può veramente temere di essere trash, tutti hanno spinto il pedale sull’acceleratore, affidandosi alle maison fashion per comporre un mosaico di look adorabilmente aggressivi ed eccessivi, giocosi e colorati.

Le star non hanno deluso e hanno sguazzato tra strizzatine d’occhio alle casalinghe anni ’80, rimandi a oggetti e food superpop, boa di piume, lampadari, abiti-tanga, parrucche.

Lady Gaga: lo stript campy di Marilyn

Bye bye Ally. Lady Gaga è tornata alla propria postazione, davanti allo specchio e ai pennelli da make up, giocando con i codici simbolici e trasformandosi in una creatura meravigliosamente campy.

Marilyn Monroe incontra Demi Moore in Striptease e indossa maxi-ciglia degne del vaudeville. Ecco il primo look, fioccoso, con tanto di ombrello nero “Singing in the Metropolitan”.

Ecco il secondo, da diva platinata in total black.

Il terzo la rimbalza negli anni ’80, con un protocellulare in mano, un lungo abito sottoveste color bubble gum e occhiali da sole glitterati.

E alla fine regala uno spogliarello in pieno stile old Gaga, con calze a rete, intimo e un carrettino rosa con cui svela la sua nuova collezione beauty, Haus of Gaga.

Elle Fanning, manicure trash e pop

Il camp è un rimescolamento tra programmi televisivi, junk food e beauty look extreme. Elle Fanning si trasforma in una Barbie Seventies con un completo albicocca che le lascia la pancia scoperta, un hairstyle semiraccolto e una collana con lune e quadrifogli.

Ma quello che spicca è la manicure. Patatine, lattine, tubetti di creme-contorno occhi, alle sue unghie è appeso di tutto.

Serena Williams, un canarino in sneaker

Serena Williams sceglie le scarpe da tennis per interpretare il camp sul red carpet, lasciandosi fluttuare dal giallo e dai petali rosa Versace. Le sneakers sono Nike.

Anna Wintour, 3 milioni di piume

Il diavolo veste di piume. Anna Wintour è troppo chic per non trasfigurare il camp in una chiave vogueiana. Il direttore brilla confortato dalle paillettes ed è pronto a spiegare le sue ali rosa, come un uccello dalle piume costose.

La Wintour non ha scelto a caso la sua mise. Durante un’intervista a CNN ha dichiarato di essersi ispirata a un passaggio del saggio della Sontag.

Erano davvero 3 milioni, innestati su una mise progettata da Karl Lagerfeld.

Céline Dion, volatile glitterato

Un superbo look frangiato e glitterato ha accompagnato Céline Dion sul red carpet. La cantante ha lanciato un gioco di parole con E! svelando di non aver capito cosa sia il camp, ma di essere pronta ad “accamparsi” tutta la notte con il suo copricapo da uccello vanitoso.

Cara Delevingne, lollipop over the rainbow

Cara Delevingne si veste d’arcobaleno e di topping, sfruttando il proprio fisico da mannequin e l’allure androgina per tuffarsi in una palette di colori sgargianti.

L’abito nude è sormontato da righe rainbow, le scarpe hanno un plateau vertiginoso e il il copricapo è folle e kitsch, con lecca-lecca a forma di occhi, banane e dentiere.

Billy Porter

Come sempre fuori dagli schemi, dopo lo smoking-gonna agli Oscar, Billy Porter ha deciso di citare l’Antico Egitto e i suoi fasti.

Taylor Hill – Camp & Victoria’s Secret

Con Taylor Hill il camp incontra il lezioso mondo degli Angeli di Victoria’s Secret, che non potrebbero incarnare il cattivo gusto neanche con addosso vera spazzatura. Taylor Hill sembra una Barbie in quelle scatole anni ’80, con un long dress rosa laminato e una rifinitura di piume color confetto.

Priyanka Chopra e Joe Jonas, piume e gelati

Anche Priyanka Chopra ha scelto le piume, al fianco di un Nick Jonas-gelataio, abbinando il suo look a una corona da evil queen e una gonna multicolor.

Emily Blunt il Ferrero Rocher

Mary Poppins non conosce freni alle sue trasformazioni, ma questa volta ha abbandonato il mondo dei pinguini in technicolor per diventare un cioccolatino dorato, pronto da scartare.

Nina Dobrev, cigno 3D

Nina Dobrev ha fatto sposare il camp con le tecnologie contemporanee: il suo abito 3D (stampato in Germania, con oltre 200 ore di lavoro) è semplicemente delizioso. Lei lo ha abbinato a uno chignon da Lago dei cigni con tanto di fiocco e pendenti scintillanti.

Katy Perry, look-lampadario

Se c’è una regina dei MET a proprio agio con la cultura pop è Katy Perry. La popstar, per la notte più fashion dell’anno, ha deciso di interpretare Lumière.

“I’m gonna swing from the chandelier, from the chandelier, I’m gonna live like tomorrow doesn’t exist” è realtà.

Bella Hadid, paper doll con le Gemme dell’Infinito

Un nuovo very short bob cioccolato e un lungo abito tempestato di cristalli (e di cut-out) hanno rappresentato l’apparizione di Bella al MET 2019, che tra gli oblò disseminati sul suo look ne ha scelto uno laterale, proprio ad altezza biancheria intima (che era, ovviamente, assente).

Qualcuno ha paragonato le infinite pietre luccicanti sul suo abito alle Gemme di Infinity War.

Dakota Johnson e l’abbinamento di colori

Dakota Johnson ha scelto un long dress sparkling e un abbinamento di colori decisamente campy-kitsch: viola e rosso.

L’attrice indossava anche una collana-cuore gocciolante sangue.

Lily Reinhart e Cole Sprouse, campy Riverdale

La coppia di giovani attori della serie Riverdale è arrivata al suo secondo MET Gala. Entrambi erano in Salvatore Ferragamo, Lili con un pagliaccetto azzurro polvere con strascico, una Cenerentola postmoderna, e Cole in completo pantaloni e gilet mattone disseminati di soli stilizzati e colorati.

Jared Leto (con la sua testa)

La mise di Jared Leto, perfettamente in linea con lo stile weird dell’attore Premio Oscar, riprende i temi e i contenuti della sfilata Gucci del febbraio 2018, quando – nell’interpretazione di un bizzarro effetto Droste – i modelli e le modelle tenevano in mano la propria testa.

Alessandro Michele reinterpreta l’idea in chiave camp e Leto si presenta in una lunga veste cardinalizia (forse citando il tema dell’anno scorso?) costellata da filamenti di strass.

Hailey Baldwin-Bieber in perizoma

Nel saggio Notes on Camp, Susan Sontag scrive: “L’essenza di Camp è il suo amore per l’innaturale: di artificio e esagerazione”.

Per Hailey Bieber il camp è anche mostrare un perizoma incorporato a un abito da diva. La moglie della popstar canadese ha abbandonato il marito e il cagnolino (da cui ormai è inseparabile, e chi segue le sue Stories lo sa) per diventare una sexy campy girl con tanga rosa confetto. Molto primi 2000, come direbbe Mis-Teeq: “You’re dangerous, Just get it up, The way you move so scandalous”.

Kendall e Kylie Jenner, uccelli dalle piume orange & lavender

Le stellari sorelle Jenner hanno spalancato le loro ali sulla scia di Anna Wintour, abbinandole alle nuance must di stagione. Entrambe erano in Versace: Kendall ha scelto di fare un bagno nello spritz, oltre che nelle piume, e Kylie si è lanciata verso il lavender, con i capelli dello stesso colore.

Kim Kardashian e l’abito-guanto di Gianni Versace

Kim Kardashian si è affidata a Versace per un nude look che lei ha descritto “semplice, come un guanto” e che rievoca una vecchia creazione di Gianni.

L’effetto nude e l’ergonomia erano assicurati.

Zendaya, Cenerentola metallizzata

Zendaya ha optato per un abito da principessa del futuro, dalla texture completamente metallizzata e scintillante.

La sua Cinderella camp ha le maniche a sbuffo, un corpino importante e veste Tommy Hilfiger.

La borsa era una mini-carrozza e l’abito ovviamente s’illuminava al buio.

Naomi Campbell, Venere piumata

Naomi Campbell ha scelto le piume, come tante altre star, declinate in un rosa frutti di bosco e in un outfit che abbina a una jumpsuit in pizzo uno spacco plissettato e un mantello importante.

La modella era vestita Maison Valentino.

Jennifer Lopez, regina di cristalli

JLo non rinuncia mai agli eccessi e per il MET 2019 ha scelto una mise total-crystal, luccicante ed esosa come non mai.

Il kitsch splende all’ennesima potenza, con una scollatura vertiginosa e copricapo-parrucca tono su tono.

Gigi Hadid, Frozen

Completamente in contrasto con la sorella Bella, e completamente controcorrente rispetto alla fioritura di piume e oggetti pop, Gigi Hadid ha optato per una mise ghiacciata e glaciale di Michael Kors, una jumpsuit aderentissima total white che la trasforma in Elsa nel momento del suo isolamento nel castello. La modella indossava un cappello disegnato apposta per lei da Stephen Jones.

Filamenti dorati e argentati la direzionavano verso il binario kitsch, ma forse quest’anno la Hadid non ha convinto come l’ultimo, quando si era presentata vestita da vetrata di una cattedrale.

Lily Collins, sposa 60s, cita Priscilla Presley

Avvolta nelle ruche, Lily Collins ha indossato un abito Giambattista Valli corto davanti e con il solito strascico dietro, di un colore leggermente più scuro dell’avorio.

Come una sposa pop e camp, l’attrice ha abbinato un cerchietto bombato – accessorio Sixties tra i trend modaioli di stagione – da cui spuntava una fioritura primaverile.

Harry Styles tra tulle e fiocchi

Anche Harry Styles ha interpretato il camp con una mise total black e genderless, tra tulle, fiocchi e volant.

L’ex membro dei One Direction indossava anche gli orecchini.

Emily Ratajkowski sfida l’incidente sexy

Camp è uno state of mind. Ed Emily Ratajkowski lo interpreta con il suo stile personale e audace.

Spogliarsi non è mai stato così postfemminista. Con il nude look e le ali intorno alle orecchie, la modella ha ricordato Cher.

Miley Cyrus e Liam Hemsworth

C’è chi ha interpretato il tema come un blando “vestirsi male, un po’ come negli anni ’90”, con un outfit che non si sa bene se sia una maglia o un abito.

Basta abbinare la maestria di Vaccarello e il “vestito brutto” si trasforma in un “vestito fiocco”.

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